martedì 27 maggio 2008

Pubblica Amministrazione: agire in una doppia direzione


di Antonio Maglietta - 27 maggio 2008

Fino a poco tempo fa, noi poveri cittadini eravamo abituati agli annunci roboanti dei ministri che si risolvevano miseramente in un nulla di fatto. Per carità, quasi sempre si trattava comunque di buoni propositi che poi però si scontravano con una serie di difficoltà reali. Lo schema era sempre lo stesso: il Ministro, all'inizio del mandato, elencava una serie di interventi per la modernizzazione del settore di competenza, seguiva un periodo di stasi dove le dichiarazioni sul «cosa fare» restavano sempre all'ordine del giorno mentre venivano a mancare clamorosamente quelle sul «cosa abbiamo fatto». Alla fine, però, ci si ritrovava sempre con un pugno di mosche in mano sul versante del «cosa abbiamo fatto» e, come contraltare, invece, con una clamorosa inflazione nelle dichiarazioni sul «cosa avremmo potuto fare ma non abbiamo fatto perché». Un vero e proprio fiume di parole che invadeva i media e le case degli italiani ma che alla fine dei conti non portavano ad alcuna azione concreta. Parole al vento.

Con l'avvento del nuovo governo il cambio di passo è stato evidente; poche chiacchiere e largo, invece, ai fatti e agli atti con raziocinio: prima la gestione e la risoluzione delle emergenze come i rifiuti, la sicurezza ed il lavoro e poi il resto. Nel resto, ma non per questo non indicata come una priorità per la modernizzazione del paese, ci sono gli interventi nell'ambito del pubblico impiego.

Finalmente, grazie al Ministro Renato Brunetta (http://www.innovazionepa.gov.it/ministro/ministrobrunetta/biografia.htm), qualcosa incomincia a muoversi. E' stato infatti un segnale importante la pubblicazione, sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione della retribuzione dei dirigenti della PA e dei tassi di assenza registrati nei Dipartimenti e nelle strutture collegate al Ministero. Un'operazione trasparenza che denota la volontà di creare uno spirito nuovo nelle relazioni tra Pa e cittadini partendo proprio sulla ricostruzione di quel rapporto che sembra essersi incrinato a causa di alcune criticità rilevate nell'ambito delle dinamiche relative all'attività della Pubblica Amministrazione.

Secondo il Dossier Cittadinanzattiva sul rapporto tra cittadini e P.A (presentato il 13 maggio scorso a Roma al convegno del Forum PA «Semplificazione e qualità della pubblica amministrazione: fatti, distanze e proposte», l'elemento caratterizzante della P.A. in Italia è la mancata risposta alle richieste di informazioni: che si tratti di ricevere un rimborso dal fisco, contestare una multa o chiedere un permesso di soggiorno poco cambia, il cittadino ha difficoltà a reperire le informazioni necessarie. Per ricevere, magari, cartelle pazze o informazioni che non richiede, come dimostra la vicenda delle dichiarazioni dei redditi online di questi giorni, esempio emblematico dello stato confusionale in cui versa la Pubblica Amministrazione italiana. Il risultato? Peggiorano nettamente i rapporti tra cittadini e P.A., sia a livello di amministrazione centrale che locale: nel 2007, su 100 lamentele in tema di servizi di pubblica utilità, il 21% riguardano la P.A. a fronte del 12% registrato nel 2006 e del 17% registrato nel 2005. A determinare questa inversione del trend, con un incremento di lamentele del 9% rispetto ad un anno fa, le frequenti violazioni del diritto all'informazione (riscontrate nel 31% dei casi) alla tutela (28%) e a servizi di qualità (20%). Seguono, violazioni del diritto alla trasparenza e alla sicurezza (6% ciascuno).

Bisogna, quindi, agire in una doppia direzione, fermo restando che sarà un lavoro duro e che non esistono bacchette magiche: ricostruire in maniera virtuosa gli ingranaggi dell'apparato statale, con un meccanismo meritocratico (anche salariale) in cui siano chiare e ben definite responsabilità e competenze e cercare di creare un clima di fiducia nell'opinione pubblica nei confronti della macchina statale e dei suoi dipendenti, con operazioni di trasparenza (come ad esempio potrebbe essere banalmente rispondere alle richieste informazioni) ed un lavoro efficiente nei confronti delle esigenze di cittadini ed imprese.

Antonio Maglietta

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