lunedì 3 marzo 2008

Le scelte demagogiche di Veltroni


di Antonio Maglietta - 1 marzo 2008

E' risaputo che Walter Veltroni sia un amante del cinema. Forse lo è anche degli effetti speciali. Sicuramente ha una voglia matta di stupire gli italiani, di intontirli con trovate a sorpresa per far dimenticare le pessima gesta del governo Prodi, presidente e padre nobile riconosciuto del Partito Democratico. Ogni giorno il mago Walter tira fuori la sua personale mandrakata: una candidatura a sorpresa spacciata come la panacea dei mali che affliggono l'Italia. Ma venghino siore e siori! Ecco a voi il candidato che risolverà il problema! Il nostro Paese è diventato una repubblica politicamente gerontoiatrica, nel senso che il nostro Parlamento è pieno zeppo di persone che ricoprono ininterrottamente incarichi politici da almeno quarant'anni, peraltro con risultati alquanto discutibili? Nessun problema: Veltroni candida alle elezioni politiche Marianna Madia, ventisettenne dal viso angelico, come capolista del Partito Democratico nel Lazio. Problema risolto. Gli infortuni e le morti sul lavoro sono diventati una piaga insopportabile che sta assumendo i contorni di una vera e propria vergogna? Ecco che spunta la candidatura di Antonio Boccuzzi, uno degli operati sopravvissuti al tragico incidente alla fabbrica della ThyssenKrupp di Torino. In Italia c'è un problema di salari troppo bassi che colpisce soprattutto i giovani che, oltre alla frustrazione del non poter andare a vivere fuori dalla casa dei genitori, perché pagarsi un affitto porterebbe via i 2/3 dello stipendio, si devono sentire anche chiamare «bamboccioni» dal ministro dell'Economia del governo di centrosinistra? No problem, direbbe l'hollywoodiano Walter: ecco la candidatura di Loredana Ilardi, operatrice di un call center di Palermo, che a 33 anni guadagna 700 euro al mese. La piattaforma programmatica del centrosinistra è storicamente carente sul lato dello sviluppo del tessuto imprenditoriale italiano e poco attenta alle richieste di quel mondo che a gran voce chiede meno tasse per essere più competitivo? Direttamente dalla poltrona della presidenza dei giovani di Confindustria arriva Matteo Colannino. Il mercato del lavoro italiano è troppo ingessato, stretto come è nella morsa soffocante delle tasse e della burocrazia? Il pubblico impiego italiano ha bisogno di una scossa all'insegna di una maggiore produttività? Walter Veltroni per tutta risposta candida in Lombardia il professor Pietro Ichino, promotore della campagna contro i nullafacenti del pubblico impiego nonché, udite udite, uno dei sostenitori dell'abolizione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Questo è in contrasto con la politica degli ultimi 60 anni del centrosinistra italiano e Ichino è un paravento, una voce fuori dal coro nel Partito Democratico su questi temi? Nessun problema, al massimo se ne parlerà in futuro.

Dopo le decisioni di candidare il professor Umberto Veronesi e di dare il via libera all'ingresso dei Radicali di Emma Bonino e Marco Pannella nel Partito Democratico, che hanno sollevato pubbliche critiche da parte di alcuni esponenti dell'area cattolica dello stesso partito e l'attacco frontale del periodico «Famiglia Cristiana», c'è un problema sul come affrontare determinati temi etici che rischiano di minare il mai trovato equilibrio tra ex Ds ed ex della Margherita? La soluzione alle polemiche suscitate da alcune candidature è un'altra candidatura: quella di Andrea Sarubbi, popolare conduttore della trasmissione televisiva Rai «A Sua Immagine».

Insomma, a furia di stupire Veltroni sta imbarcando nelle liste del Partito Democratico tutto ed il contrario di tutto, con il risultato che oggi la piattaforma programmatica del suo partito è un frullato di proposte contraddittorie potenzialmente indigeste per il nostro Paese che, invece, ha bisogno di scelte precise. Indipendentemente dalle qualità di questi candidati, per carità tutti rispettabilissimi, non è così che si affrontano i problemi.

Da tempo ci sono segnali negativi sull'andamento dell'economia mondiale. Servono scelte di polso, chiare e realistiche. «La situazione è molto, molto difficile e gli italiani devono essere consapevoli di questo»: così Silvio Berlusconi che ospite di Maurizio Belpietro venerdì su Canale 5, nella trasmissione «Panorama del giorno», ha spiegato che, una volta al governo, sarà difficile fare miracoli. «Nel programma c'è una frase precisa - ha detto il cavaliere - ossia che non promettiamo e non facciamo miracoli». Parole sacre.

Antonio Maglietta

Nessun commento:

Google