mercoledì 30 aprile 2008

Immigrazione illegale e criminalità



di Antonio Maglietta - 29 aprile 2008

Circa il 35% dei reati in Italia sono commessi da stranieri, con i romeni al primo posto. E sono soprattutto i clandestini a delinquere, mentre tra gli immigrati regolari il tasso di criminalità è, in media, in linea con quello degli italiani. Questi gli ultimi dati del Viminale, dopo che negli ultimi giorni diversi episodi di criminalità hanno visto come autori proprio degli stranieri: l'ultimo caso l'omicidio della coppia veronese, per cui è stato arrestato un giovane romeno che ha confessato il delitto.

Nel periodo gennaio-agosto 2007 sono state denunciate o arrestate complessivamente 567.000 persone, di cui circa 364.000 italiani e 203.000 stranieri (pari appunto al 35% del totale). Tra questi ultimi, 32.468 sono di nazionalità romena. Nei primi otto mesi dell'anno, il totale delle segnalazioni riguardanti i romeni corrisponde al 5,71% del totale dei reati ed al 16% del totale di quelli commessi da stranieri. Da poco più di un anno, da quando è entrato in vigore l'accordo di collaborazione tra le polizie italiana e romena, sono stati oltre 1.100 i cittadini romeni arrestati in Italia e più di 2.000 i denunciati.

La quota di stranieri autori dei reati è cresciuta con l'aumentare della presenza degli immigrati in Italia: ad esempio, nel 1988 la quota di stranieri sul totale dei denunciati per omicidio era del 6%, contro una popolazione straniera residente in Italia pari allo 0,8%; dieci anni dopo, gli immigrati denunciati per omicidio salgono al 18%, contro l'1,7% degli stranieri in Italia; nel 2006 la quota di stranieri denunciati per omicidio balza al 32%, contro una popolazione straniera del 5%. Sono romeni, marocchini ed albanesi a commettere più reati, anche perché sono numericamente le nazionalità più numerose tra quelle presenti in Italia.

Per quanto riguarda gli omicidi, i romeni sono al primo posto (il 15,4% del totale degli stranieri denunciati per questo reato), seguiti dagli albanesi (11,9%) e dai marocchini (9,1%). Anche per le violenze sessuali i romeni sono in testa (rappresentano il 16,2% del totale degli stranieri denunciati per questo reato), seguiti dai marocchini (15,9%) e dai croati (13,9%). Per le rapine in casa, ancora romeni al comando (19,8%), seguiti da albanesi (13,8%) e marocchini (8,7%). Per gli scippi, i marocchini sono al primo posto (20,6%), seguiti da romeni (19,3%) e albanesi (6%). Per quanto riguarda i furti d'auto, i romeni tornano in testa (29,8%), seguiti da marocchini (13,2%) e albanesi (8,8%). Per le estorsioni, infine, ancora romeni primi (15%), seguiti da albanesi (11,2%) e marocchini (10,7%).

Nel frattempo è stato raggiunto l'accordo tra Consiglio, Commissione e Parlamento Ue sulle regole comuni per il rimpatrio dei clandestini: si attende solo il via libera definitivo dell'europarlamento (il 4 giungo prossimo) e poi la direttiva, che cerca di dare omogeneità alle diverse politiche sul rimpatrio degli immigrati illegali, si applicherà a tutti gli Stati membri. Il testo proposto dalla Ue ha lo scopo di rendere più semplice e trasparente il processo di rimpatrio di quanti giungono in uno dei 27 Paesi dell'Unione senza permesso di soggiorno. Ai clandestini saranno garantiti dai 7 ai 30 giorni per fare ritorno in patria spontaneamente, dopodichè, e solo come secondo passo, sarà emesso un provvedimento di rimpatrio. Inoltre, un clandestino rimpatriato da uno Stato membro non potrà fare ritorno in nessuno degli Stati dell'Unione europea, in forza di un bando provvisorio che potrà essere reso permanente in caso di grave pericolo per la sicurezza nazionale. La direttiva stabilisce poi un limite per la detenzione dei clandestini nei centri di permanenza temporanei (Cpt) e obbliga i Governi a garantire alle organizzazioni non governative l'accesso a tutti i Cpt.

Antonio Maglietta

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