mercoledì 7 ottobre 2009

Dai dati Inps segnali di normalizzazione della crisi



di Antonio Maglietta
maglietta@ragionpolitica.it

martedì 06 ottobre 2009


Aumenta in settembre il ricorso alla cassa integrazione. Lo comunica l'Inps precisando però che si tratta del mese di settembre con la crescita congiunturale più bassa degli ultimi cinque anni. In valore assoluto, si legge in una nota, il numero di ore di cassa integrazione autorizzate aumenta sia nei confronti del settembre 2008 (+437,05%), sia nei confronti del mese di agosto 2009 (+95,30%). Tuttavia negli anni scorsi, segnala l'Inps, la velocità di questo incremento si presentava con tassi congiunturali assai più alti del 95,3% del settembre di quest'anno rispetto al mese precedente. Nel 2005 fu oltre il 250% e negli anni successivi si è sempre collocato tra il 100 e il 130%.

A livello tendenziale, invece, si stanno riproducendo gli incrementi di luglio e di agosto: «Si conferma una sorta di normalizzazione della crisi - commenta il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - il comportamento delle aziende sta assumendo atteggiamenti analoghi a quelli degli anni passati, anche se i volumi delle richieste di cig sono ovviamente non paragonabili a quelli precedenti alla crisi esplosa circa un anno fa. Settembre mostra una ripresa delle richieste di cassa integrazione, rispetto ad agosto, ma in misura percentuale molto minore degli ultimi anni. Aspettiamo tra qualche giorno il dato del tiraggio per vedere se anche il consumo reale di cassa integrazione, al 61% fino al mese di agosto, si confermerà di molti punti percentuali inferiore a quello del 2008, quando si consumava il 77% delle ore richieste di cassa integrazione».

Anche le domande di disoccupazione mostrano una sensibile frenata nella dinamica di crescita: +32,8% in agosto 2009 rispetto ad agosto 2008. Diminuiscono anche i beneficiari delle indennità di disoccupazione: nel mese di maggio, ultimo dato disponibile stabilizzato tra entrate e uscite, sono stati poco più di 440.000 contro i 450.000 di aprile. Insomma, i dati emersi sono incoraggianti ma è opportuno non abbassare la guardia. Nel dettaglio le ore richieste di cassa integrazione a settembre si suddividono in poco più di 69 milioni di ore per la cassa ordinaria (cigo), 19.5 milioni di ore per la cassa straordinaria (cigs) e 16.2 milioni di ore per la cigs in deroga, che rappresenta il fattore di crescita più dinamico di tutto il sistema, e sostanzialmente, di impossibile confronto con lo scorso anno: con la «deroga» si è allargata di fatto la cig a una platea di aziende e lavoratori che prima non poteva accedervi.

L'applicazione degli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2009 e seguenti trova riscontro normativo nell'art. 2, comma 36, della legge n. 203/2008, nell' art. 19 della legge n. 2/2009 e nell'art. 7-ter della legge n. 33/2009. Inoltre il 12 febbraio scorso Governo, Regioni e Province autonome hanno concluso un accordo in materia con riferimento al biennio 2009-2010: il Governo ha stanziato risorse nazionali per 5,35 miliardi (di cui 1.4 dal fondo per l'occupazione e 3.95 dal fondo per le aree sottoutilizzate), mentre le Regioni 2.65 miliardi, a valere sui programmi regionali Fse. L'articolo 19, comma 8, della legge n. 2/2009, dispone che «le risorse finanziarie destinate agli ammortizzatori sociali in deroga alla vigente normativa (...) possono essere utilizzate con riferimento a tutte le tipologie di lavoro subordinato, compresi i contratti di apprendistato e di somministrazione». Inoltre, il comma 10 del medesimo articolo 19 sancisce che il diritto a percepire qualsiasi trattamento di sostegno al reddito, ivi compresi quelli «in deroga», «è subordinato alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o a un percorso di riqualificazione professionale».

Ed è proprio questa la vera e positiva novità introdotta dal governo in carica nel vetusto sistema nazionale degli ammortizzatori sociali. Finalmente è stata allargata, seppur in parte, la platea dei potenziali beneficiari ma, allo stesso tempo, si è cercato di creare un sistema di erogazione legato a situazioni dinamiche e non parassitarie. Siamo sulla buona strada; la speranza è che questa breccia creata all'interno dell'iniquo welfare italiano, che da sempre penalizza i lavoratori più giovani, porti nel più breve tempo possibile a una grande riforma del sistema degli ammortizzatori sociali che allarghi il mantello protettivo del welfare nostrano a tutti i giovani lavoratori che oggi ne sono sprovvisti.

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