sabato 17 gennaio 2009

Immigrazione. L'Italia è un paese accogliente


di Antonio Maglietta
maglietta@ragionpolitica.it

venerdì 16 gennaio 2009

«Non si deve criminalizzare chi vuole emigrare in un altro Paese». Lo ha sottolineato il commissario del Consiglio d'Europa per i diritti dell'uomo Thomas Hammarberg intervenendo giovedì in audizione a Palazzo Madama presso la commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani. Il commissario ha ricordato, infatti, anche in relazione alle politiche che l'Italia sta adottando in materia di immigrazione come il reato di clandestinità, che «si tratta di persone disperate e credo che non sia giusto considerare gli immigrati come criminali solo perché sfuggono alla repressione e cercano una vita migliore. Se non c'è lavoro per loro quando arrivano in Italia - ha continuato Hammarberg - ovviamente dovranno essere respinti o dovranno lasciare il paese, ma queste persone non vanno criminalizzate e non va scritta una fedina penale a loro carico». Tuttavia, per quanto riguarda l'Italia, il commissario ha ricordato che insieme ad altri paesi il nostro «è in prima linea» per quanto riguarda i flussi migratori e ha bisogno di un «maggior supporto» da parte degli altri paesi europei. Il commissario ha poi annunciato che «a febbraio» sarà pronta la sua nuova relazione sul rispetto dei diritti umani in Italia.

E allora visto che lo stesso commissario ammette la particolarità della situazione dell'Italia, anche a causa della sua collocazione geografica, perché non attiva i suoi uffici per aumentare i fondi europei per migliorare le politiche di accoglienza da destinare ai paesi della frontiera sud dell'Unione Europea e cioè a quelli più esposti ai flussi di immigrati (stanziali o di semplice passaggio)? Sarebbe una scelta di buon senso nell'interesse di tutti i paesi europei, certamente più utile del polverone sollevato con queste sue incaute dichiarazioni.

Gli stessi irriguardosi concetti verso il nostro Paese sono stati messi anche nero su bianco sulle pagine del quotidiano La Repubblica, dove Hammarberg in una intervista pubblicata giovedì, con riferimento ad alcune disposizioni del disegno di legge sulla sicurezza in discussione al Senato, ha parlato irresponsabilmente di leggi discriminatorie ed incivili che non rispettano i diritti umani come quella che considera reato o comunque una aggravante l'immigrazione clandestina.

Ma il commissario bacchetterà anche Francia e Germania visto che norme simili esistono anche in quei paesi? Il ministro degli Esteri Franco Frattini ha incaricato il rappresentante permanente presso il Consiglio d'Europa di svolgere un passo ufficiale nei confronti del Presidente dell'Assemblea e del Segretario Generale, manifestando «il forte sconcerto» e la protesta dell'Italia per le dichiarazioni rilasciate da Thomas Hammarberg, commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, al quotidiano La Repubblica. Hammarberg ha parlato di comportamenti dell'Italia «incivili» e di leggi «discriminatorie», «offendendo gravemente i sentimenti degli italiani - ha spiegato la Farnesina in una nota - e rivolgendosi in modo inaccettabile ad un Paese europeo la cui storia e tradizione di democrazia, tolleranza e rispetto dei diritti umani non possono essere messe in discussione».

La cosa che più infastidisce di questa vicenda è che troppo spesso alcuni rappresentanti delle istituzioni sovranazionali indossano i panni dei maestrini sapienti, molto attenti nel diffondere inutili dichiarazioni pseudo-buoniste quanto altrettanto distratti nel valutare attentamente la realtà dei fatti. Basterebbe mostrare al commissario Hammarberg l'encomiabile lavoro svolto dalle nostre forze di polizia nel soccorrere gli immigrati in difficoltà sulle carrette del mare per rispedire al mittente l'accusa di «inciviltà».

L'Italia è da sempre un paese accogliente e lo dimostrano i freddi numeri come i dati in crescita degli immigrati stanziali ed il costante aumento delle richieste di permesso di soggiorno per motivi di famiglia: uno straniero che crede di vivere in un paese incivile che lo discrimina non penserebbe certamente di rendere stanziale la sua permanenza in quel posto, ricongiungendosi peraltro con i suoi familiari. La miglior riposta alle accuse di Hammarberg è nei numeri, nelle immagini che arrivano da Lampedusa e nella storia del nostro paese.

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