lunedì 6 dicembre 2010

Dati positivi dal mondo del lavoro



di Antonio Maglietta
maglietta@ragionpolitica.it
lunedì 06 dicembre 2010

Nel mese di novembre 2010 le ore autorizzate di cassa integrazione sono diminuite rispetto allo stesso mese del 2009: -8%. Ancora più sensibile il calo tendenziale, cioè rispetto al mese precedente (ottobre 2010): -10%. A novembre sono stati autorizzate 90,7 milioni di ore di Cig, contro i 100,8 milioni di ottobre 2010 e contro i 98,6 milioni di novembre 2009. La flessione tendenziale è generalizzata: le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria si sono fermate a 20,8 milioni (-12,7% rispetto a ottobre); le ore di cassa integrazione straordinaria sono state 38,9 milioni (-8,6%); le ore di cassa integrazione in deroga sono state poco meno di 31 milioni (-9,9%).

«È una frenata forse inattesa per le dimensioni - ha commentato il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - ma che era stata anticipata, attraverso alcuni segnali più deboli, da maggio, quando il valore delle autorizzazioni ha cominciato a diminuire. A novembre, per la prima volta, le ore autorizzate sono addirittura meno di quelle richieste nel novembre 2009». È nell'industria che si registra il maggior decremento negli interventi ordinari (-64,3%) rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. La forte diminuzione si evidenzia anche nel periodo gennaio-novembre rispetto agli stessi undici mesi del 2009: -44,4%. Dato negativo tendenziale per Cigs (Cassa integrazione guadagni straordinaria) e Cigd (Cassa integrazione in deroga), che rimangono invece in crescita rispetto al novembre 2009 (rispettivamente del 36,1% e del 56,6%).

Il dato sulla diminuzione delle ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, sia su base mensile che annuale, e quello su base mensile di Cigs e Cigd, dimostrano che c'è una ripresa in atto, soprattutto nel mondo dell'industria. La situazione poteva essere anche peggiore senza il ruolo attivo e positivo svolto dal ministero del Lavoro e da quello dello Sviluppo Economico per contenere gli effetti della crisi mondiale sul mercato del lavoro italiano. Bisogna ricordare che già lo scorso anno l'allora ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, mise in piedi una task force che aprì più di 150 tavoli di confronto tra imprenditori, rappresentanze sindacali e istituzioni, per gestire crisi aziendali in settori che, nel corso di quell'anno, coinvolsero oltre 300 mila lavoratori. E questo lavoro è stato portato avanti con profitto anche nell'anno in corso.

Insomma, la flessione tendenziale delle ore autorizzate di cassa integrazione è un segnale inequivocabile del fatto che la ripresa, seppur con segnali timidi ma confortanti, stia iniziando a prendere forma. Anche l'aumento su base annuale delle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga può essere letto in chiave positiva. Questa forma di sostegno al reddito è una tra le migliori cose ideate dal governo Berlusconi per fronteggiare la crisi economica mondiale. Una vera e propria breccia nel muro dell'iniquo welfare State italiano, visto che per la prima volta anche alcuni soggetti esclusi dal cosiddetto «paracadute sociale» (i lavoratori subordinati, compresi gli apprendisti, lavoratori con contratto di somministrazione e lavoranti a domicilio, dipendenti da aziende che operino in determinati settori produttivi o specifiche aree regionali, individuate in specifici accordi governativi) sono riusciti ad avere il loro posto al sole.

In conclusione si può dire che gli ultimi dati dell'Inps sulle ore autorizzate di cassa integrazione sono certamente positivi e segnalano una ripresa ancora debole ma che, seppur tra tante difficoltà, sta prendendo forma. I problemi non sono certamente risolti, ma è bene guardare al futuro con una certa dose di ottimismo. All'ottimo lavoro svolto dalle prestazioni a sostegno del reddito dovrà necessariamente affiancarsi un rilancio delle politiche occupazionali attraverso l'investimento sulle competenze e la diffusione dei contratti di apprendistato.

Nessun commento:

Google